SENZA LEGAMI ECONOMICI
Assenza di legami economici con banche, assicurazioni, intermediari significa assenza totale di conflitto di interesse sui prodotti di investimento
La normativa vigente stabilisce in modo estremamente chiaro che un consulente finanziario indipendente non può in alcun caso e forma essere remunerato da istituzioni del mondo bancario, finanziario o assicurativo.

È evidente la saggia intenzione del legislatore di evitare che premi di qualsiasi tipologia legati ad accordi commerciali possano limitare l’assoluta libertà di scelta che deve essere uno dei principali elementi caratterizzanti di questa attività rispetto ad altre solo apparentemente simili.
Infatti per la remunerazione il cliente paga una fattura emessa direttamente dal professionista per la sua prestazione. Esattamente come farebbe per un avvocato, notaio o commercialista.
Altri consulenti non sono nella condizione di poter fare altrettanto.
LIBERTÀ ASSOLUTA
o vasta scelta?
La libertà di scelta assoluta e oggettiva del professionista rispetto a qualsiasi veicolo di investimento è una delle più importanti garanzie della sua reale e indiscutibile imparzialità rispetto alle esigenze del proprio cliente o alle migliori scelte possibili.

“La mia banca ha il maggior numero di fondi in Italia!”
“Abbiamo scelto solo i migliori gestori al mondo!”
“Io però vorrei acquistare esattamente il fondo A della società B!” “…ah no, mi dispiace non c’è l’abbiamo, però abbiamo quello della società C!”
Dialoghi come questo riflettono uno dei principali limiti dell’attività di collocamento. Infatti per poter vendere un fondo comune (o una polizza assicurativa) i distributori devono sottoscrivere importanti e vincolanti accordi commerciali ed è palese che non tutti possono essere sottoscritti come il fatto che non tutti saranno ugualmente remunerativi.
Cambieranno quindi motivazioni e spinte di vendita probabilmente per aspetti che poco afferiscono alla qualità del prodotto.
Si dovranno / potranno proporre solo i prodotti per cui saranno stati attivati accordi di distribuzione. Mentre tutti gli altri semplicemente non saranno disponibili.
Analogamente non è raro che il fondo AA acquistato presso un intermediario non possa essere trasferito presso un altro quando non esiste un accordo di distribuzione. Il fondo dovrà quindi inevitabilmente essere venduto per poter acquistare un altro fondo (con quali caratteristiche?) presso il nuovo intermediario. Con buona pace per la selezione iniziale del cliente.
Per un consulente finanziario indipendente questo problema semplicemente non sussiste. Egli seleziona e condivide la propria scelta con il suo assistito in condizione di libertà assoluta.
Indipendentemente dalla struttura che poi materialmente venderà il prodotto al cliente.
LE DITA NELLA MARMELLATA
Lontani dagli attivi dei clienti
I consulenti finanziari indipendenti secondo la normativa attuale devono operare esclusivamente senza detenzione di somme di denaro e strumenti finanziari di pertinenza della clientela, che invece rimangono depositati presso gli intermediari a ciò abilitati.
Questa è una della principali garanzie offerte da questa tipologia di liberi professionisti ai propri clienti.
Proviamo ad approfondire questo tema di importanza fondamentale.

L’attività di consulenza finanziaria indipendente si svolge sostanzialmente attraverso un processo codificato e normato di emissione di raccomandazioni personalizzate. Queste sono – semplificando al massimo – indicazioni di vendita o di acquisto redatte ed emesse secondo precisi vincoli previsti dalle Autorità di Vigilanza.
Quindi il consulente:
- Non può detenere titoli di credito, somme di denaro in contanti di pertinenza dei propri clienti
- Non può detenere strumenti finanziari di pertinenza dei propri clienti
- Non può svolgere attività di gestore (e quindi operare direttamente sugli attivi dei propri clienti)
- Non può operare sui conti dei propri clienti
- Non può raccogliere modulistica atta a disporre operazioni di alcun tipo (investimenti, disinvestimenti, acquisti, bonifici, produrre rendiconti bancari, versamenti, prelievi ecc.)
Alla luce di queste semplici informazioni appare chiaro che non potrà sottrarre attivi o liquidità dalle pertinenze dei propri assistiti in quanto qualunque operatività sulle stesse gli è stata giustamente comunque totalmente preclusa.
Il cliente avrà quindi il totale ed esclusivo controllo del proprio conto e dei relativi investimenti.
Crediamo questa sia una fondamentale differenza.