La Consulenza Finanziaria Indipendente nel 2020. Agli onori dei media dopo dieci anni di vergognosa sofferenza.
Ho iniziato il mio percorso professionale in questo settore nell’estate 1994, dopo soli tre anni dall’istituzione dell’allora Albo dei Promotori Finanziari.
Erano tempi davvero molto diversi e la recente istituzione dell’Albo era ritenuta – ed era – già un enorme passo in avanti per la regolamentazione del settore e una prima importante tutela dei risparmiatori.
Dopo aver sostenuto l’Esame di Stato per accedere all’Albo nel 2015, ho cominciato a operare come promotore finanziario fino al 2008 quando ho deciso di iniziare l’attività di consulente finanziario indipendente grazie alle spinte che anche a livello europeo promuovevano la legalizzazione di questa attività nel nostro Paese. Da subito ho anche deciso di iscrivermi alla nostra associazione di categoria NAFOP di cui ho l’onore di essere associato. L’anno non era casuale, infatti in quei mesi veniva pubblicata la nuova normativa specifica che faceva presupporre a brevissimo, l’avvio del nuovo Albo dei Consulenti Finanziari Indipendenti.
Poi il nulla per dieci lunghissimi anni. Un periodo di follia nel quale tutto si è bloccato grazie, a mio vedere, alle pressioni di mani forti che non volevano i cfi sul mercato.
Dieci anni appesi a un filo per il fatto di non essere più normati come promotori, ma non ancora come consulenti finanziari indipendenti. Perennemente in sospeso – non per colpa né per scelta – in un limbo normativo al limite di una illegalità non solo mai voluta, ma sicuramente aborrita.
La situazione cambia, radicalmente, nel 2018 quando l’Italia viene, di fatto, costretta ad adottare la normativa europea e a recepirne le indicazioni.
Nel mese di dicembre 2018, ho l’onore e la soddisfazione di essere iscritto di diritto al nuovo Organismo dei Consulenti Finanziari nel primissimo gruppo di professionisti abilitati all’esercizio della professione.
Dieci anni dopo.
Cosa è cambiato in questa decade che sembrava non finire mai?
Innanzitutto, grazie alla normativa europea, i cfi sono stati finalmente riconosciuti e normati ufficialmente come liberi professionisti (non ausiliari del commercio che operano con mandato o contratto di agenzia).
Ma il cambiamento più grande è che molti risparmiatori / investitori hanno iniziato ad avere dei dubbi sui servizi ricevuti, a informarsi, a chiedersi se esistessero alternative e a cercarle sul mercato. A conoscere e riconoscere questa nuova figura professionale.
Il cambiamento è stato talmente grande che recentemente anche la giornalista Milena Gabbanelli ha redatto un servizio per Il Corriere della Sera di cui allego il link e che credo meriti un’attenta lettura.
Segnalo infine che i prossimi 20, 27 giugno e 4 luglio 2020, verrà pubblicata sull’inserto Plus de Il Sole 24 ore una campagna pubblicitaria a cura della nostra associazione per permettere al maggior numero di lettori di conoscere il diverso approccio professionale di un Consulente Finanziario Indipendente rispetto ad altre categorie che svolgono attività solo apparentemente simili.
Con l’occasione ringrazio pubblicamente NAFOP per l’azione difficile, pesante, lunga, ma alla fine vincente, di questi lunghi anni. Solo grazie a questa Associazione, a chi l’ha fondata e a tutti quelli che a diverso titolo si sono impegnati a farla crescere nel tempo, oggi i Consulente Finanziari Indipendenti possono avere l’orgoglio di lavorare in condizioni di piena legalità e assoluta indipendenza per l’esclusivo interesse dei loro assistiti.
La notte sta finendo ed è ora di cominciare a volare.
Roberto Dolza
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